103 scatoloni di beni alimentari e oltre 1300 bambini coinvolti nelle raccolte alimentari del 10 e 11 aprile, che si sono svolte presso la scuola primaria A. Costa e Infanzia Guarini dell’IC Costa e nei plessi dell’Istituto Comprensivo Cosmè Tura.
Una iniziativa di grande importanza etica e umana che ha mostrato l’altruismo e la generosità di bambini, famiglie e insegnanti. Lasciamo quindi la parola ai bambini.
Mercoledì 11 aprile giù in mensa c’era la raccolta alimentare!!! Ero felicissima. Quando siamo arrivati in mensa ci hanno accolto tre signori, tutti molto simpatici. Prima di iniziare a separare i cibi ci hanno fatto rimontare alcune scatole di cartone rotte. Poi abbiamo unito le buste degli altri e con dei pezzi di carta con sopra scritto il tipo di cibo da mettere in quell’angolo del tavolo abbiamo cominciato a separare! In un angolo le salse, in un altro la pasta…Tutto perfetto. Dopo un po’ abbiamo fatto una pausa e ci hanno raccontato a cosa serve una raccolta alimentare. Dopo abbiamo ripreso il lavoro perché altri bambini avevano portato altre buste con del cibo. Rimetti i fogli, separa tutto, metti nelle scatole… Tutto scatenato. Era il momento di salutarsi e quindi siamo tornati su in classe. Mi sono divertita molto e il prossimo anno la voglio rifare!
Mercoledì 11 aprile 2018, a scuola, abbiamo fatto la raccolta alimentare per il Mantello. Il Mantello è un negozio di alimentari per persone in povertà. Si possono fare gli acquisti con una tessera a punti: ad ogni prodotto comprato viene tolto un punto. A scuola abbiamo confezionato degli scatoloni, abbiamo diviso i diversi tipi di cibo poi li abbiamo messi negli scatoloni. Io ero il responsabile dei legumi ed ho fatto una specie di piramide molto alta con le scatolette. Alla fine abbiamo inserito dei cartellini sugli scatoloni, per ricordarsi cosa c’era dentro. Il cibo era stato portato da diverse classi della mia scuola e lo abbiamo dato al Mantello.
Mercoledì 11 aprile era il giorno della raccolta alimentare e quasi tutti nella mia classe avevano portato un sacchetto con del cibo. Siamo andati in mensa per lasciare i nostri sacchetti con il cibo; lì c’erano un signore che si chiama come me e altre due signore. Ci hanno fatto inscatolare il cibo per consegnarlo ai poveri, prima abbiamo costruito gli scatoloni e poi scritto su delle targhette i nomi dei cibi: legumi, tonno, pasta… Ogni volta che arrivava una classe loro posizionavano su un tavolo i sacchetti, noi li prendevamo e li svuotavamo per poi mettere i cibi in ordine: il tonno con il tonno, i legumi con i legumi. Poi li inserivamo negli scatoloni (non si poteva mai mettere ad esempio accanto a un prodotto dell’igiene, un barattolo di salsa di pomodoro). Tutto è finito troppo presto ma io sono stato lo stesso felice di aver avuto questa esperienza di magazziniere.
Alla fine alcuni compagni hanno messo i prodotti nelle scatole e un signore e una signora ci hanno spiegato che hanno fatto un negozio per i poveri dove si paga con una tessera dove ci sono dei punti… A me è piaciuto molto e penso che siano molto bravi perché aiutano i poveri.
Ci hanno raccontato tante cose sulla raccolta alimentare e la cosa che mi ha interessato di più era che i poveri pagavano non con dei soldi ma con una tessera. Questa raccolta mi è piaciuta molto e spero di rifarla così porterò più prodotti.
Mi è piaciuta questa esperienza perché mi sono resa utile per gli altri.
Tutte queste cose sono servite a sostenere l’emporio solidale “il Mantello”, un’associazione di Ferrara che aiuta le famiglie in difficoltà. Siamo andati in mensa con le nostre sportine, abbiamo formato 3 gruppi, uno scriveva, uno preparava le scatole e l’altro divideva il cibo. Siamo stati una bella squadra, oltre a fare una cosa importante, ci siamo anche divertiti tanto. Abbiamo imparato che aiutare è anche divertente.
La raccolta di beni alimentari è stata una bella occasione di solidarietà, di lavoro che abbiamo svolto tutti insieme con la speranza di poter aiutare chi è in difficoltà. Questa esperienza è stata una vera lezione di vita.
Mi è dispiaciuto sapere che ogni povero potrà fare la spesa gratuita per un anno e mezzo e poi arriverà un altro gruppo di poveri che farà la stessa cosa. Mi è piaciuto collaborare con chi aiuta i poveri e spero che si rifarà l’anno prossimo.