Con Maurizio inauguriamo l’iniziativa di presentare i volontari del Mantello per condividere con voi le loro storie. Il prossimo volontario potresti essere tu?
“Faccio il volontario perché mi fa stare bene”
Maurizio Geusa è stato per 37 anni un sottufficiale dell’Aeronautica Militare, responsabile degli Acquisti e delle Gare di affidamento lavori. Arrivato a Ferrara dal 1980, in tutti questi anni si è sempre impegnato nel volontariato durante il tempo libero, aiutando la Parrocchia di Quartesana per la fiera e per le attività sportive. Quando il 1 giugno dello scorso anno è andato in pensione, Il Mantello si trovava nella fase dei lavori di adeguamento dello stabile di Via Mura di Porta Po che lo ospita, in vista dell’apertura di ottobre.
“Con la pensione avevo più ore da dedicare al volontariato. Volevo impegnarmi nel sociale, aiutare persone che hanno bisogno di supporto in un momento di difficoltà, mettere in gioco la mia professionalità per fare questo. E’ stato proprio allora che un mio ex collega, Francesco Colaiacovo, mi ha parlato di questo progetto e mi ha coinvolto”.
Maurizio è il coordinatore di una delle due anime che compongono l’emporio solidale: il market. (L’altra anima è l’accoglienza, n.d.r.). Il suo lavoro è iniziato seguendo i lavori di ristrutturazione e di allestimento del negozio, per poi proseguire con la gestione delle attività di cassa, del magazzino e dei flussi di beneficiari che fanno la spesa.
“Occorre inserire nel programma gestionale dell’emporio, che è sul web, tutti i beni che riceviamo: dai partner, dal Banco Alimentare di Imola, dalle raccolte presso gli ipermercati e le scuole, da donazioni di privati cittadini. Il gestionale è naturalmente collegato con il servizio di cassa, in modo da avere sempre un riscontro sui quantitativi disponibili. Ad esempio, bisogna fare attenzione alla fine del mese, quando l’afflusso dei beneficiari è molto elevato per finire i punti che hanno a disposizione mensilmente. A volte, quando è urgente disporre di un prodotto, vado io a ritirarlo.
Un altro aspetto importante da gestire è il rapporto con il Banco Alimentare: i beni che il Mantello possiede in eccesso rispetto al suo fabbisogno vengono raccolti dal Banco di Imola, che poi li smista in altri territori, inviando a Ferrara eccedenze provenienti da altre realtà.
Finora non abbiamo acquistato ancora niente, anche se a volte si verificano carenze per alcuni beni, come i pannolini, le farine, l’olio di semi”.
Maurizio coordina una staff di circa 14 volontari che si avvicendano al market, nelle giornate di apertura (martedì e giovedì), ciascuno secondo la propria disponibilità di tempo, anche poche ore. Le prime difficoltà sono derivate dalla necessità di amalgamare il gruppo dei volontari, che era eterogeneo, e di amalgamare le due anime dell’emporio, l’area market e l’area accoglienza, affinchè insieme contribuissero a sostenere i beneficiari del Mantello.
“Io faccio il volontario perché mi fa stare bene: non solo si dà, ma anche si riceve. I beneficiari sono famiglie eccezionali con cui si è instaurata una bella relazione. Alcuni sono di casa qui: mi emoziona incontrare un bimbo che ho visto quasi appena nato e che adesso arriva muovendo i primi passi. I partner danno la massima disponibilità; tutti hanno preso a cuore il progetto: se telefono e non possono rispondere, dopo cinque minuti mi richiamano”.
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